sabato 15 dicembre 2018

QUELLO CHE MI SERVE RESTA IL RESTO E' IN VENDITA

(Scritto da Alfio)


Vendo tutto

Prendersi d'ansia, prendersi troppo sul serio, agitarsi e spaventarsi non ha mai aiutato, eppure ci stavo ricascando, mi stavo dando scadenze inutili, stavo iniziando a sentirmi in colpa inutilmente per il tempo che sto perdendo, ma non lo sto perdendo io, sto cercando e aspettando, perchè tutto e subito non ci appartiene più, e quindi ciò che deve succedere succederà. E quindi sto iniziando a rilassarmi, nonostante sia cambiato poco o niente, ma non mi importa. Dico sempre: io il mio lo sto facendo, io quello che è nelle mie capacità lo sto facendo. Parlo del fatto che ci siamo finalmente messi in moto a cercare casa ma più di cercare e spargere e dare il nostro numero nei luoghi di ritrovo dei piccoli paesi dei Nebrodi non possiamo fare. Fare di ogni cosa un urgenza è forse la cosa più nociva che ci possa essere. L'urgenza l'ha forse creata il fatto che senza un nostro progetto avviato dobbiamo continuare a vivere di risparmi, il relax nonostante questo nasce invece grazie a quel piccolo cambiamento che ci voleva. Cosa è successo? Quest'estate in una casa abbandonata parlando del più e del meno con Sabrina, parlavo del fatto che tornando in Sicilia avremmo dovuto iniziare a vendere alcuni poster di concerti doppioni che avevo, poi da questa idea, si arrivò al fatto che avremmo potuto vendere i tanti cd originali che avevamo in comune e poi siamo arrivati alla conclusione che in fondo non ci servivano neanche i cd non doppioni e i poster non doppioni e che per averne il ricordo sarebbe bastata una foto, in fondo tutti i nostri migliori ricordi stanno nelle nostre cartelle fotografiche o addirittura nelle nostre menti. Era una bella decisione, abbiamo fatto un conteggio sommario di guadagno, e abbiamo capito che avremmo potuto guadagnare una bella cifretta alla fine delle vendite. Solo non mi aspettavo che davvero le aspettative potessero rispecchiare minimamente la realtà, infatti l'ultima cosa che abbiamo fatto tornando in Sicilia è stata questa, mettere in vendita tutto questo materiale, più di 200 articoli musicali, per la maggior parte poster e cd del cantante Tiziano Ferro ma anche di altri cantanti. Ho iniziato a spalmare dappertutto gli articoli in vendita, tutti i giorni condivido e ricondivido e sono cominciati i piccoli guadagni, specialmente sui poster i guadagni sono al 100% perché  al tempo in cui li presi i poster furono gratis, ma volendo anche la roba pagata comprata anni fa alla fine è guadagno perché è roba che stava lì sullo scaffale a prendere polvere da 7 anni.
  uno dei pacchi che abbiamo spedito[/caption] Non siamo diventati ricchi, non mi ci ripago neanche la Panda con questi soldi, sono poche centinaia di euro ancora ma almeno sono più rilassato sapendo che la benzina nella macchina non è pagata dai risparmi che servono per il mio progetto futuro ma è pagata da queste centinaia di euro.
 

Una bella giornata

Con questo piccolo stimolo economico ci siamo goduti la nostra prima giornata dedicata alla ricerca di una casa, la prima giornata in cui facciamo un viaggio "a vuoto" solo ed esclusivamente per questo. La sera ci eravamo organizzati per alzarci presto ma la mattina non andò così, ma non me ne sono fatto una colpa, non stavolta, una giornata piena sarebbe stata migliore per la ricerca, ma sono stanco di farmi i viaggi in Sicilia con le occhiaie, le cose me le godo lo stesso, ma è diverso. Non posso farci nulla, se so che devo svegliarmi presto per guidare o viaggiare non riesco a dormire e mi addormento a notte fonda accumulando solo poche ore di sonno. Capendo questo, non mi sono sentito in colpa, e mi sono goduto ogni cosa. Siamo partiti intorno alle 10, percorrendo la noiosissima statale 284 fino a Randazzo, arrivati lì organizzammo il pranzo, finalmente ci allargammo un po' sul budget come facevamo in Francia, infatti ci siamo concessi il pecorino con il salame dei Nebrodi, un'aranciata Tomarchio e le palline di mais alla pizza. Niente di davvero esagerato ma ultimamente quando mangiavamo fuori casa il nostro pasto tipico erano diventati i wurstel da 29 centesimi, il pancarré da 35 centesimi, le sottilette da 50 e qualche pomodoro. Questa volta avevamo anche un bel pezzo di pane casereccio e delle olive. [caption id="attachment_5908" align="aligncenter" width="1044"] il nostro pranzo nell'area attrezzata tra Santa Domenica Vittoria e Floresta[/caption] Concedendoci finalmente il giusto tempo per una sosta, ci fermammo presso un'area attrezzata lungo la SS116 vicino Floresta e ci siamo goduti il pranzo in un tavolino coperto da una tettoia che se piove...chi se ne frega. Ci siamo rimessi in marcia verso l'unico appuntamento della giornata...una casa con terreno nei pressi di Sinagra. La nebbia si infittiva e le temperature si abbassarono, ma nella nostra macchina non cambiò nulla, accesa la stufa e gli abbaglianti, procedevamo con prudenza. A volte mi chiedo a cosa servono le auto super accessoriate, a me questa Panda mi sembra un lusso, ha la radio che raramente accendiamo, la stufa per scaldarci, non ha il servosterzo, ma mi sono accorto che non è poi così necessario, non manca niente. La nebbia sparì e dopo Ucria abbandonammo la statale per raggiungere Sinagra su una provinciale, curva dopo curva arriviamo finalmente al paese e puntuale ci raggiunge il proprietario dell'immobile. Saremmo potuti andare con lui in macchina lasciando la nostra ma stupidamente lo seguiamo con la nostra macchina. Lui senza alcuna difficoltà nelle salite quasi ci seminò, a noi si spense l'auto ben due volte. Ad un certo punto dopo averlo raggiunto lo abbiamo visto prendere una salita a retromarcia, intuiamo che siamo quasi arrivati, parcheggiammo l'auto e andammo a piedi, la retromarcia in certe salite è troppo per noi automobilisti principianti. Per la prima volta abbiamo visto una casa non molto diversa dalle foto, dal prezzo sicuramente eccessivo ma messa meglio di tante altre case viste. Non per questo perfetta. A livello panoramico la casa è bellissima, ha un balcone con una vista verde splendida, ma credo ci siano lavori da fare per 5000 euro o più e il terreno di 2000 metri quadri scritto nell'annuncio mi sembra più piccolo. Ne saprò di più al catasto. Il proprietario tra un racconto e l'altro cercò di far leva per farci impegnare con lui quella stessa giornata, proponendo sconti di qualche migliaia di euro ma trovando sempre un muro dall'altro lato, risparmio su tutto e non andrò a mettere quei risparmi nel primo casolare che trovo. I discorsi anche più lontani dall'acquisto dell'immobile, piacevoli tra l'altro, alla fine tornavano sempre lì alla vendita dell'immobile. Dicendo che avrebbe fatto buio a breve, cosa tra l'altro vera, andammo via. Abbiamo deciso per la strada di fermarci in alcuni paesi a chiedere se conoscevano qualcuno che vendesse qualche terreno, ci fermiamo ad Ucria, una splendida cittadina caratteristica che sembra saltar fuori da un sogno per me, scendendo dall'auto si poteva sentire l'odore inconfondibile della stufa che colorava l'atmosfera di ricordi e nostalgia, si poteva osservare una città animata ma non troppo. Era tanto che non uscivamo la sera, forse perché quando lo facevamo non lo facevamo in queste piccole realtà paesane ma nel centro della movida che ci aveva stufato. [caption id="attachment_5909" align="aligncenter" width="477"]
È stato bello passeggiare un quarto d'ora lungo quel paesello, così senza un motivo e senza una reale meta, se non il bar dove lasciare il nostro numero. In qualche modo mi ha ricordato quando conobbi Sabrina, quando dopo esserci incontrati passeggiammo nelle strade illuminate solo dai lampioni a Latina, ok non è una piccola realtà paesana ma la passeggiata senza meta, le strade semi deserte, il buio dei pomeriggi d'autunno mi richiamarono quel ricordo. Entrammo nel bar affollatissimo, in fondo al bar c'erano gli anziani che giocavano a carte, al banco il resto. Dopo aver posto la nostra domanda al barista, egli a sua volta si rivolse alla clientela di fronte a lui, un certo Melo (Carmelo) si segnò il nostro numero, ci disse che potrebbe esserci qualcosa di interessante in zona e che ci avrebbe chiamato entro due giorni. Ancora di lui nessuna notizia. Ci siamo rimessi in marcia sul nostro veicolo, abbiamo fatto una sosta ad una fontanella per riempire dodici bottiglie d'acqua da portare a casa: un gesto lento ma bello, il rumore dell'acqua, la bottiglia che si riempie, il piacere di procurarsi qualcosa senza passare da una cassa se non la cassa che contiene le bottiglie. Le mani si sono gelate, caricammo le bottiglie nel cofano, abbiamo acceso la stufa per scaldarci e ci dirigemmo verso Floresta. Floresta è una città che adoro da sempre, ma non avevo mai avuto il piacere di passeggiarci. Parcheggiammo l'auto in una piazzetta al centro del paese, entrammo al primo bar, formula simile alla precedente e via. Mi volevo ancora trattenere in quella città dalle atmosfere simile alla precedente, così mi armai di aranciata e patatine al mais e consumai quello che in termini modaioli viene chiamato "aperitivo", seduto sulla panchina al cospetto di quelle casette di pietra. Ci siamo sentiti bene, ormai la giornata era quasi finita, ed era finita bene, sapendo che quello che possiamo fare lo stiamo facendo, non voglio ricordare la ricerca di una casa come un momento di disperazione, voglio ricordarlo con giornate come queste. Dopo Randazzo prendiamo nuovamente la noiosa SS284...che ci portò a casa. Arrivati a casa non scaricammo nemmeno l'auto, abbiamo portato su in mansarda due bottiglie di quell'acqua di montagna, abbiamo acceso la stufa a legna e abbiamo preparato un sugo al pomodoro, patate e finocchietto selvatico, tipico di queste stagioni più fredde e mangiammo soddisfatti. Sì, è così che voglio ricordare tra non so quanti anni questo periodo. Le cose belle le ho sempre trovate a mente serena e questa non fa distinzione.

martedì 27 novembre 2018

LA NATURA È LA NOSTRA FORZA

( Scritto da Sabrina&Alfio )
Il primo giorno che siamo andati in campagna dei miei, vicino a Castellammare del Golfo (TP), quasi non riuscivamo a crederci. Tra i cipressi un ticchettio inconfondibile, veloce e costante. Al mattino presto era ancora più forte e non era solo uno, ma tanti. Ogni tanto si sentiva anche un delicato canto in lontananza. Fino a quando un mattino Alfio lo avvistò: un piccolo pettirosso sul paletto della recinzione. E qualche giorno dopo lo abbiamo rivisto ancora, sugli alberi di pere, cinguettare e muovere la coda. Stanno iniziando a segnare il territorio, i giorni seguenti hanno cantato ancora di più e ancora più forte. Stamattina mi sono svegliata con lo stesso ticchettio, ma non mi trovo in campagna, siamo in paese e a quanto pare c'è qualche pettirosso anche qui, negli alberi della villa qua vicino. Questo mi ha fatto riflettere, mi ha fatto pensare che spesso cerchiamo le cose belle altrove pensando che sia impossibile trovarle a casa nostra. Noi siamo dovuti andare in Inghilterra per vedere i pettirossi e per imparare a conoscerli, qui in Sicilia, al mare, non li avevamo mai visti...ma adesso abbiamo scoperto che qui è pieno. Noi siamo dovuti scappare all'estero per capire che ci piace questa terra. uno dei pettirossi avvistati a Castellammare del Golfo, tra gli alberi di pere La natura è la nostra forza: le giornate passate a casa vengono ormai sempre allietate dalle piccole presenze che abbiamo imparato a riconoscere: merli, pettirossi, codirossi, cinciallegre, tortore e così via. una coppia di tortore[/caption] Mettere fuori quelle molliche di pane che poi gli uccelli probabilmente mangeranno mi fa sentire bene, come se mi prendessi in qualche modo cura di loro. Al momento sono gli unici animali di cui possa prendermi cura. Si sentono i loro canti, tutte le mattine, ovunque. Quasi non scriviamo più in questo periodo. Ci sentiamo come in stand-by in attesa di un grande avvenimento. Come ho detto prima però, la natura è la nostra forza, e le cose semplici della campagna ci hanno regalato dei bei momenti nell'ultimo mese: la raccolta delle olive, i pranzi genuini in campagna, l'assaggio dell'olio novello, la compagnia degli animali... la casa in campagna a Castellammare del Golfo

una gallina atletica

le pizze fatte in casa e cotte nel forno a pietra

pranzo campagnolo a base di salsiccia arrostita e cavuliceddi

 Quei giorni in campagna sono stati rasserenanti, ci svegliavamo al mattino contenti e anche quando avevamo finito la raccolta delle olive e non c'era niente di importante da fare, uscire fuori portava il buonumore, ascoltando il canto mattutino delle galline intente a fare le uova.
uova fresche

frittata con le uova fresche

 Con i cavuliceddi (verdura selvatica che cresce in questo periodo) abbiamo fatto pranzi buonissimi, tutti quasi a costo zero: li abbiamo usati come contorno della carne, per condire la pasta ma anche per arricchire  frittate fatte ovviamente con le uova fresche. Della serie: in campagna non si muore mai di fame. Le prossime settimane saranno sempre un via vai tra visite di terreni e traversate della Sicilia... e tutto questo ci fa godere della natura ancora di più.

HABEMUS PANDA

E a proposito di traversate...vi presentiamo la nostra nuova macchina, una Fiat Panda 1000 Fire del 1992, che abbiamo acquistato in provincia di Agrigento il mese scorso. La settimana scorsa abbiamo fatto la prima traversata della Sicilia con quest'auto. Siamo partiti da Castellammare del Golfo quando era ancora buio, abbiamo preso l'autostrada per evitare un tratto noioso e abbiamo attraversato Palermo senza incontrare traffico. In alternativa esiste una strada statale che passa da Partinico, molto carina perché si inerpica tra le montagne, che fa evitare Palermo. Abbiamo lasciato l'autostrada allo svincolo di Buonfornello per poi ricongiungerci alla solita statale 113 che ormai conosciamo a memoria: Campofelice di Roccella, Cefalù, stazione di Castelbuono, Finale di Pollina, Castel di Tusa, Santo Stefano di Camastra, Marina di Caronia, Acquedolci, Sant'Agata di Militello, Torrenova, Rocca di Capri Leone, Capo d'Orlando...tutte le tappe sulla costa prima di iniziare la salita verso i paesi dei Nebrodi. https://youtu.be/5T9XRRJd6lI

LA CAMPAGNA DI LUPO LIBERO

Qui ci siamo fermati qualche ora per incontrare Lupolibero e vedere finalmente dal vivo lui e  la sua splendida campagna. È stato piacevole passare del tempo insieme, condividendo esperienze di vita e consigli. Anche qui si respirava un'aria genuina, essenziale e fatta di cose semplici, come il canto degli uccelli o il panorama che ci circondava. Sentire descrivere dal vivo la sua campagna gli odori, le cose belle da vedere ci ha fatto capire davvero quanto tutto questo sia stato desiderato da lui, in tutti gli anni prima di lasciare il suo lavoro, un sogno, forse, anacronistico in cui ci rispecchiamo sempre leggendo il suo blog e ancor più parlando con lui e vivendo solo per un giorno la sua campagna  e di questo gli siamo grati. Siamo ripartiti di pomeriggio, attraversando tutti i paesini sui Nebrodi e giungendo a Randazzo. Da qui abbiamo scelto la strada più noiosa ma forse più rapida considerando il traffico e siamo passati da Bronte e Adrano per arrivare a Belpasso e infine a Nicolosi. A fine giornata ci siamo sentiti molto soddisfatti, anche se questo, cara Panda, è stato solo l'inizio ;)

domenica 26 agosto 2018

BÈZIERS - MARSIGLIA- GENOVA - SICILIA: QUESTA VOLTA IL VIAGGIO È FINITO DAVVERO

BÈZIERS - MARSIGLIA- GENOVA - SICILIA:

QUESTA VOLTA IL VIAGGIO È FINITO DAVVERO

(Scritto da Alec&Sabrina)
Siamo in Sicilia. Fino a quattro giorni fa eravamo in un'altra nazione,
a 1600 chilometri di distanza, abbiamo preso treni, passato ore 
interminabili nelle stazioni e adesso quasi non ci rendiamo 
conto che il viaggio sia finito.
Sembra incredibile ma tutti quei bagagli sono riusciti ad entrare in quella macchina rossa sullo sfondo + 3 persone, non chiedetemi come :D
Chilometri totali percorsi in bicicletta da novembre 2017:

3298

Chilometri percorsi solo in Francia da aprile 2018:

2204

francia-bicicletta
il nostro percorso in bici in Francia[/caption] L'ultima settimana è stata molto stancante dal punto di vista "mentale", visto che già per noi il viaggio era finito. Dopo i dieci giorni di pet sitting vicino Bèziers, abbiamo passato tre giorni facendo campeggio libero, in una situazione tutta nuova: i vigneti. Le piante sono belle folte al momento e sono state un ottimo nascondiglio. Solo una notte abbiamo messo la tenda perché piovigginava, gli altri giorni sotto le stelle. ecco la nostra postazione tra i vigneti vicino ad un rudere abbandonato E ovviamente, uva a colazione. Un paesino molto carino lungo il Canal du Midi è Colombiers, con punto d'acqua, una bella zona lungo il canale per riposarsi e vigneti nelle vicinanze. colombiers-canal-du-midi Colombiers[/caption] Abbiamo comprato il biglietto del treno da Bèziers a Montpellier a soli 2 euro, e quindi basta bici. Abbiamo trovato un vigneto circa tre chilometri dalla stazione di Bèziers, perché avevamo il treno alle quattro del mattino. Naturalmente proprio in situazioni del genere le bici decidono di non collaborare e ci svegliamo con una ruota a terra. Avevamo pochissimo tempo e abbiamo fatto tre chilometri di corsa, spingendo le bici, per arrivare in stazione e prendere il treno all'ultimo minuto. montpellier-stazione l'arrivo a Montpellier Saint-Roch[/caption] Ci siamo fermati qualche giorno a Montpellier, ospitati da una giovane famiglia di Couchsurfing: giornate passate tra lunghe chiacchierate e cucina mediterranea, nonostante ci trovassimo a casa di una coppia franco-cinese. Ci ha fatto piacere conoscerli, raramente durante tutto il viaggio qualcuno ha avuto così tanto interesse nei nostri confronti e nei piatti che cucinavamo, abbiamo visto qualcuno emozionarsi davanti al forno e questo ormai succede raramente. Abbiamo fatto le lasagne, pizza, pane, tutto fatto in casa. Il treno che avremmo dovuto prendere a Sète, passava anche da Montpellier, motivo per cui abbiamo scelto di fermarci qui, visto che a Sète era impossibile trovare ospitalità. L'unico dettaglio che però ci era sfuggito era che avremmo dovuto smontare le bici per portarle gratis sull'Intercity prenotato, e poi rimontarle a Marsiglia per spostarci dal nostro host. Così abbiamo avuto un'ottima idea che è pure andata a buon fine: andare in stazione e chiedere al controllore di un treno regionale di prendere il regionale col biglietto Intercity, con trasporto bici intere gratuito quindi. Tanta tanta fatica risparmiata! Il controllore era così tranquillo e gentile :) A Marsiglia faceva caldo, non avevamo voglia di girare molto e siamo stati un bel po' in stazione, in compagnia delle tortore :D che hanno reso l'attesa piacevole e divertente, gli abbiamo dato pure da mangiare, si era affezionata più di un cane. Tra l'altro avevamo già organizzato i bagagli pronti per il viaggio in treno e le bici erano tutte sbilanciate, ancora più difficili da guidare. Abbiamo girato un po' per la città solo per raggiungere la casa dei ragazzi che ci hanno ospitato e il giro non ci ha entusiasmato molto...E' un formicaio di gente, e pedalare in questa città, a tratti anche un po' losca, non è il massimo. Di questa città come punto a favore porteremo solo l'ottima pizza, mangiarne di buone all'estero è raro. Il giorno seguente, il grande giorno della partenza. Siamo arrivati in stazione alle sette del mattino, pronti per smontare tutto. Abbiamo finito alle dieci ed ecco i nostri bagagli con le bici smontate: Biciclette, busta Ikea blu e sacco bianco con quattro borse delle bici ciascuno, borsone nero con sacco a pelo e vestiti, zaino blu con computer e altre cose importanti, borsone blu con il cibo. Una novità rispetto al viaggio di andata che ci ha alleggerito un po' il peso sono state le piccole ruote montate alla forcella per far camminare la bici smontata... Il nostro treno Thello per Genova è partito puntuale, bel treno, molto spazioso. Abbiamo festeggiato la partenza con un bel pranzo a base di salame e formaggi francesi. Abbiamo attraversato tutta la costa sud delle Francia, passando da città famose come Cannes, Nizza e il Principato di Monaco...tuttavia il paesaggio ci ha delusi tantissimo: il mare e le montagne costiere sono contornati da palazzi, palazzi e solo palazzi. Davvero pochi i tratti di costa incontaminati. E poi Ventimiglia, Italia. Era tornata l'inconfondibile voce degli annunci nelle stazioni. A Genova Piazza Principe abbiamo aspettato per cinque ore il treno successivo, attesa lunga ma ben ripagata perché quel treno ci ha riportati a casa. Il viaggio è stato lungo ma bello, abbiamo dormito a fondo tutta la notte, come a casa, è stato bello svegliarsi presto e sapere che ancora il viaggio continuava, fare colazione e poi passare il tempo semplicemente guardando il panorama dal finestrino. Avevamo aspettato quel momento per mesi, da quando abbiamo deciso di ritornare in Sicilia. Un viaggio è finito, ma questa fine è solo l'inizio di una nuova vita, di una vita tutta nostra. Abbiamo viaggiato per dieci mesi in tutta Europa, abbiamo visto tanti posti e tanta gente, questo viaggio ci ha cambiato la vita, ci ha fatto riflettere e ci ha fatto capire quello che vogliamo veramente. Abbiamo scelto di tornare in Sicilia perché nonostante tutti i nostri viaggi, questo è il posto che ci è mancato di più, questo è il posto che conosciamo meglio di tutti ma che ha ancora tanti luoghi che vogliamo esplorare. Questa è la cultura che ci appartiene, e che non vogliamo dimenticare. Non sappiamo ancora cosa ci riserverà il futuro, ma noi ce la metteremo tutta per farlo andare per il meglio.